Si segnala che nell’articolo saranno presenti spoiler al fine di analizzare al meglio il film.
Regia: Guillermo del Toro.
Soggetto: Guillermo del Toro, Matthew Robbins.
Sceneggiatura: Guillermo del Toro, Matthew Robbins.
Musiche: Fernando Velazquez.
Direttore della fotografia: Dan Lausten.
Produttore: Guillermo del Toro, Callum Greene, Jon Jashni, Thomas Tull, Jillian Share, Legendary Pictures.
Montaggio: Bernat Vilaplana.
Anno: 2015.
Durata: USA.
Paese: 118’.
Interpreti e personaggi: Mia Wasikowska (Edith Cushing), Jessica Chastain (Lady Lucille Sharpe), Tom Hiddleston (Sir Thomas Sharpe), Charlie Hunnam (Dott. Alan McMichael), Jim Beaver (Carter Cushing), Burn Gorman (Holly).
Indice:
–Del Toro: il creatore di mondi
–La trama
–Non esistono bene e male
–La casa prende vita
–Comparto tecnico
–Conclusione
DEL TORO: IL CREATORE DI MONDI
Del Toro ha sempre dimostrato di essere un grande regista e di avere un’immaginazione fuori dal comune.
La caratteristica che contraddistingue molti dei suoi film è quella di riuscire non solo a coinvolgere lo spettatore con delle storie avvincenti, ma a creare un mondo parallelo nel quale trasportarlo.
Merito soprattutto della sua sconfinata fantasia e della potenza visiva delle sue opere, da quelle più commerciali a quelle low budget. Anche in un film di puro intrattenimento come Pacific Rim[1], in cui per la maggior parte del tempo vediamo dei robot giganti lottare contro delle creature aliene, il mondo è stato creato curando i minimi particolari.
Un’altra caratteristica di questo regista è quella di riuscire a lavorare, come già accennato prima, sia con grandi budget che in produzioni quasi indipendenti. Si pensi che Il labirinto del Fauno[2] è costato intorno ai 3 milioni di dollari, contro ai 190 circa di Pacific Rim.
La curiosità per questo Crimson Peak[3] era tanta. Si presentava come un ritorno di Del Toro alle storie di fantasmi e al fantasy a lui tanto caro. Bisogna precisare infatti che, nonostante il trailer faccia leva solo sulle
scene di maggiore tensione, il film si presenta come un fantasy gotico, con qualche momento che vira verso l’horror più puro.
Era accaduta la stessa cosa con Il labirinto del Fauno. Evidentemente si pensa di attirare un po’ più di gente facendo credere che si tratti del solito horror di fantasmi.
Ammetto che, una volta uscito dal cinema, il film non mi aveva convinto fino in fondo. Mi è venuto spontaneo paragonarlo al Labirinto del Fauno, cosa che ho capito poi essere sbagliatissima. Ripensandoci sono riuscito ad apprezzarlo maggiormente e adesso vediamo il perché.
La trama è piuttosto semplice: Edith Cushing, figlia di un ricco uomo d’affari, ha fin da bambina il dono (o la condanna) di vedere i fantasmi. Poco dopo la morte della madre, il suo spirito le apparirà avvertendola di fare attenzione a Crimson Peak. Quattordici anni dopo, Edith è diventata una scrittrice di storie di fantasmi e non riesce ad ambientarsi nel mondo aristocratico che la circonda, preferendo restare a casa a scrivere piuttosto che partecipare alle feste organizzate dagli amici del padre. La sua vita verrà sconvolta dall’arrivo di Sir Thomas Sharpe, un giovane baronetto inglese. Questo vuole convincere il padre di Edith ad investire sulla sua invenzione che gli permetterebbe di estrarre l’argilla rossa da dei giacimenti in Inghilterra. Edith viene subito affascinata da Thomas e se ne innamora perdutamente, venendo da lui ricambiata. Finirà infatti per trasferirsi in Inghilterra ad Allerdale Hall, un’enorme villa fatiscente in cui abitano Thomas e sua sorella Lucille.
Qui inizieranno a verificarsi strani avvenimenti e il palazzo si scoprirà essere infestato dai fantasmi. (da Wikipedia)
Chi si aspetta una semplice storia di fantasmi rimarrà sicuramente deluso, perché Del Toro sceglie di utilizzarli solo come elementi di contorno e di far diventare i fratelli Thomas e Lucille Sharpe i veri protagonisti. Inoltre i fantasmi ricordano molto lo spirito che tormentava i piccoli protagonisti de La spina del diavolo[4]. Questi infatti si presentano inizialmente come minacciosi e veramente terrificanti, quando in realtà non sono carnefici ma vittime. Non vogliono il sangue della protagonista ma sono anime disperate che cercano giustizia e ammoniscono Edith. Questa è una delle caratteristiche distintive dei mondi inventati dal regista messicano: il non seguire la classica contrapposizione tra bene e male. I personaggi di Del Toro non sono monocordi, non sono piatti. In particolare al regista sembrano interessare i personaggi “cattivi” dei quali approfondisce la psicologia, cercando di renderli il più possibile umani e ambigui, non limitandoli a essere i soliti malvagi stereotipati. Ne è un esempio l’antagonista di Hellboy 2[5], un personaggio che viene approfondito e sfaccettato a tal punto da rendere inevitabile l’empatia nei suoi confronti.
Questa attenzione alla psicologia dei “cattivi” la ritroviamo in Crimson Peak: a partire dai fantasmi i quali risultano essere delle anime disperate che non riescono a trovare la pace per via di ciò che gli è accaduto, arrivando ai Thomas e Lucille.
Il regista li presenta subito come dei personaggi ambigui e capiamo immediatamente che saranno loro a essere gli antagonisti. Si scoprirà infatti che Thomas sposa giovani donne ricche che poi insieme a Lucille uccide per ottenerne il patrimonio. I fantasmi che infestano Crimson Peak sono proprio quelli delle mogli uccise. I due quindi ci appaiono come degli spietati assassini, dei carnefici senza pietà; fino a quando Thomas non dimostrerà di provare sul serio qualcosa per Edith, di essersi innamorato veramente. Questo cambierà anche Lucille che si mostrerà sempre più irritata e ingelosita di Edith. Ciò fa sorgere il dubbio che tra Thomas e sua sorella ci sia qualcosa di più che il solo legame di sangue. Nel finale verrà svelato che i due intrattenevano fin da piccoli un legame strettissimo, trasformatosi poi in un rapporto incestuoso. Questo ha portato anche alla nascita di un bambino (il cui fantasma si è visto in più occasioni durante il corso del film). I due fratelli erano arrivati anche a uccidere la madre che li riteneva dei mostri, probabilmente avendo scoperto il loro legame incestuoso.
Se Thomas, prima di morire, dimostra di essere cambiato aiutando Edith a scappare, anche Lucille, che fino alla fine cerca di uccidere la protagonista, riesce a far provare compassione. Quello che lei prova per il fratello è vero amore, un amore che nessuno è mai riuscito a comprendere, così intenso che l’ha portata alla pazzia, a diventare un’assassina. Insomma, nonostante abbia compiuto atti deprecabili, è anche lei vittima di un sentimento troppo grande da controllare.
Dopo la morte si arriva al poetico e malinconico finale in cui vediamo i fantasmi di Lucille e Thomas che continuano ad abitare la villa.
Un altro tema che ho riscontrato, anche se di sfondo, è quello della casa come un essere vivente.
Questo è un tema trattato abbondantemente in svariati film horror. Ancora più che la casa però, in questo caso è il terreno che la circonda a sembrare vivo. L’argilla rossa che lo caratterizza (da qui il nome “crimson peak”, letteralmente “picco cremesi”) rimanda chiaramente al sangue versato all’interno della villa. Sembra che sia essa stessa a sanguinare, con l’argilla che cola dalle pareti, che esce dal pavimento e addirittura che scorre nelle tubature da cui a volte esce acqua rossa. Tutto ciò mi ha ricordato i fiumi di sangue che scorrevano attraverso i corridoi dell’Overlook Hotel di Shining[6], quasi fosse il sangue che scorre nelle vene di un corpo vivente. La villa inoltre sprofonda sempre di più nel terreno argilloso e capiamo che, prima o poi, verrà inghiottita da questo e scomparirà insieme a tutti i fantasmi che la abitano.
Veniamo ora al comparto tecnico.
La regia di Del Toro è strepitosa: come al solito la macchina da presa raramente è fissa, bensì si muove costantemente (ma non freneticamente) con armonia accompagnandoci nell’esplorazione delle magnifiche ambientazioni.
Ne è un esempio la bellissima scena del ballo di Thomas ed Edith in cui il regista segue i due con dei movimenti che sembrano quasi far danzare la macchina da presa insieme ai personaggi.
Non mancano poi alcuni dei tratti stilistici caratteristici di Del Toro, come le transizioni orizzontali che danno un maggior senso di continuità. Si nota anche l’uso delle transizioni a iris[7] che permettono di soffermarsi su alcuni dettagli particolari.
La magnifica fotografia di Dan Laustsen[8] riprende ciò che era stato fatto ne Il labirinto
del Fauno.
Il rosso è il colore che domina in tutto il film, quasi onnipresente, rimanda all’argilla e al sangue. Molto presenti sono anche colori freddi come il verde e l’azzurro, spesso contrapposti ai colori caldi delle lampade o delle candele.
Come sempre nei film di Del Toro, colpiscono particolarmente le scenografie, in particolare quella della villa di Crimson Peak, realizzate curandone i minimi dettagli e che a volte rimandano ai suoi film precedenti, come il bagno della villa che assomiglia a quello dove Ofelia, protagonista de “Il labirinto del Fauno” legge più volte il libro magico.
Il cast è composto da nomi importanti, come Tom Hiddleston[9], Mia Wasikowska[10] e Jessica Chastain[11]. Sono tutti molto convincenti anche se avrei preferito vedere degli attori meno famosi come in altri film del regista.
Notevoli sono gli effetti visivi: i fantasmi sono molto particolari, non i soliti a cui ci hanno abituato i j-horror, i vari Paranormal Activiy[12], ESP- Fenomeni paranormali[13] e altri found footage. Sono esteticamente molto curati e rimandano a un immaginario fantasy più che a quello horror.
Per concludere voglio ricollegarmi all’inizio della recensione, quando ho fatto il paragone con Il labirinto del fauno. In un primo momento Crimson Peak non mi aveva convinto a pieno perché mi aspettavo un film diverso, un film più profondo e intimo. Mi sbagliavo. Anche se non mancano spunti di riflessione e l’approfondimento psicologico dei personaggi è molto ben trattato, bisogna tener conto che questo si presenta prevalentemente come un film d’intrattenimento. Insomma l’obiettivo di Del Toro era completamente diverso. Voleva probabilmente omaggiare tutta una serie di horror gotici da lui molto apprezzati.
A quanto pare, stando alle sue dichiarazione, il regista dovrebbe ora abbandonare per un po’ di tempo i progetti con le major per dedicarsi a lavori più personali. Vorrebbe infatti intraprendere un progetto indipendente, in bianco e nero, riguardante un wrestler che scopre che tutti i politici sono dei vampiri (impossibile non pensare ad Essi vivono[14] di J.Carpenter[15]).
Molti fan del regista però sperano che diriga anche il seguito di Pacific Rim e soprattutto il terzo capitolo di Hellboy, trilogia rimasta inconclusa.
Per quanto mi riguarda, non importa a che progetto deciderà di dedicarsi, basta che continui a sorprenderci creando dei fantastici mondi da esplorare.
Scritto da: Tomàs Avila.
Note:
[1] Link imdb del film: http://www.imdb.com/title/tt1663662/?ref_=fn_al_tt_1 .
[2] Link imdb del film: http://www.imdb.com/title/tt0457430/?ref_=fn_al_tt_1 .
[3] Link imdb del film: http://www.imdb.com/title/tt2554274/?ref_=nv_sr_1 .
[4] Link imdb del film: http://www.imdb.com/title/tt0411477/?ref_=fn_al_tt_1 .
[5] Link imdb del film: http://www.imdb.com/title/tt0256009/?ref_=fn_al_tt_1 .
[6] Link imdb del film: http://www.imdb.com/title/tt0081505/?ref_=fn_al_tt_1 .
[7] Esempio di Iris wipe: https://www.youtube.com/watch?v=IqDhAW3TDR8 .
[8] Link imdb: http://www.imdb.com/name/nm0491565/?ref_=fn_al_nm_1 .
[9] Link imdb: http://www.imdb.com/name/nm1089991/?ref_=fn_al_nm_1 .
[10] Link imdb: http://www.imdb.com/name/nm1985859/?ref_=fn_al_nm_1 .
[11] Link imdb: http://www.imdb.com/name/nm1567113/?ref_=fn_al_nm_1 .
[12] Link imdb del film: http://www.imdb.com/title/tt1179904/?ref_=fn_al_tt_1 .
[13] Link imdb del film: http://www.imdb.com/title/tt1703199/?ref_=fn_al_tt_2 .
[14] Link imdb del film: http://www.imdb.com/title/tt0096256/?ref_=fn_al_tt_1 .
[15] Link imdb: http://www.imdb.com/name/nm0000118/?ref_=fn_al_nm_1 .