Monografia di Michael Mann. Parte 3- Analisi Strade Violente

In Analisi film, Michael Mann, Tomàs Avila by Tomas AvilaLeave a Comment

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strade violente


Regia
: Michael Mann.
Soggetto: Frank Hohimer.
Sceneggiatura: Michael Mann.
Musiche: Tangerine Dream.
Direttore della fotografia: Donald Thorin.
Produttore: Mann/Caan Productions.
Anno: 1981.
Durata: 122’.
Paese: USA.
Interpreti e personaggi: James Caan (Frank), Tuesday Weld (Jessie), Willie Nelson (Okla), Jim Belushi (Barry), Robert Prosky (Leo), Dennis Farina (Carl), William Petersen (Katz & Jammer Bartender).

 

 

In seguito al successo di The Jericho Mile, che ha vinto diversi premi, a Mann sono iniziate ad arrivare un gran numero di offerte. Il regista le ha però declinate tutte per concentrarsi su un suo progetto: Thief- Strade Violente, ovvero il suo esordio cinematografico.
È il 1981 e Mann ha già le idee chiare riguardo a cosa fare. Strade Violente infatti, nonostante sia il suo primo film, può essere considerato come un summa di tutto ciò che il regista sarà in seguito. È una sorta di manuale che indica tutte le caratteristiche del suo Cinema. In ogni film che Mann farà in seguito, ci sarà qualcosa di Strade Violente.
A posteriori sorprende come il regista sia stato coerente con la sua poetica nei 34 anni che passano da questo suo esordio cinematografico all’ultimo film da lui girato: Blackhat.

Un uomo, dopo aver messo da parte una fortuna con il furto con scasso, vorrebbe ritirarsi, metter su famiglia, fare la persona per bene. Ma non può. Dapprima un boss della mala lo costringe con il ricatto a compiere un colpo per lui. Lo scassinatore comprende che non sarà mai libero se prima non elimina il boss e i suoi accoliti. (da Mymovies)

Iniziamo subito col dire che Strade violente, nonostante per qualcuno sia praticamente un film di culto, non è molto conosciuto. Dei film di Mann sicuramente non è tra i più noti, il che è veramente inspiegabile vista l’influenza che ha avuto sia sulla filmografia futura del regista, sia sul cinema in generale, aiutando a plasmare (come poi farà in televisione con Miami Vice) lo stile tipicamente anni ’80.

Indice:

A cavallo tra ’70 e ’80
I personaggi
Realismo
Estetica
La città
Conclusioni

 

A CAVALLO TRA ’70 E ‘80 

Nell’articolo introduttivo della monografia abbiamo già parlato della difficile collocazione di Mann all’interno del panorama cinematografico americano. Strade violente è un film immerso negli anni ’80, nonché uno di quelli più influenti nella creazione di uno stile che andrà per la maggiore durante il decennio.

Tuttavia è impossibile non notare come sia vicino alla New Hollywood, da molti punti di vista, avvicinandosi allo stile di diversi pilastri della corrente.

taxi driver

Taxi Driver, Martin Scorsese, 1976.

Si pensi alle improvvise esplosioni di violenza, specialmente nella sequenza finale, degna di Taxi Driver[1] di Scorsese[2], spesso filmate accentuandone l’impatto attraverso l’utilizzo di ralenti, caratteristica tipica dei western di Peckinpah[3].
Si avvicina anche al Friedkin[4] de Il braccio violento della legge[5], film di fondamentale importanza per il genere poliziesco, tra le altre cose per il fatto di averlo aggiornato in chiave più realistica. Meno situazioni eclatanti e improbabili, nonostante non manchino scene d’azione passate alla storia, a favore di uno stile molto aderente alla realtà, sia per le scelte tecniche che per il modo di raccontare la storia.

Mann si avvicina a questa ricerca di realismo, caratteristica che lo accompagnerà per tutta la sua carriera, come vedremo meglio in seguito.
Allo stesso modo è tipico il riprendere un genere classico, in questo caso il noir ma anche il gangster movie, per “aggiornarlo” infondendoci la particolare poetica di un autore. Mann si rifà agli stilemi dei due suddetti generi, tanto che già dall’inizio si può intuire come andrà a concludersi la vicenda.

Va ricordato poi che il film è stato distribuito da una United Artist[6] devastata dall’insuccesso commerciale de I cancelli del cielo[7] di Cimino[8]. Un fallimento commerciale che sanciva la fine di un’epoca, quella della Nuova Hollywood, la fine del tipo di film che aveva dominato negli anni ’70, a favore di una nuova tendenza: quella dei blockbuster.

la conversazione

La conversazione, Francis Ford Coppola, 1974.

L’esordio di Mann quindi si inserisce in un periodo fondamentale per il cinema americano, proprio nel momento in cui una delle più felici stagioni cinematografiche sta cedendo il posto a nuove tendenze. Si capisce perciò la vicinanza di Strade Violente.

Mann, per molti critici, si differenzia per certi aspetti dai maestri degli anni ’70. Se si pensa alle rivisitazioni del noir da parte di Scorsese (Taxi Driver) o Coppola[9] (La conversazione[10]) salta all’occhio il sottotesto politico-sociale, tipico delle pellicole di quegli anni. Che siano i fantasmi della guerra in Vietnam o il caso Watergate (nonostante ci sia da sottolineare che La conversazione sia stata concepita prima dello scandalo di Watergate) i riferimenti e le critiche volte alla società erano palesi. Mann si concentra invece su altro. È quasi completamente disinteressato a ciò che sta attorno e dedica tutta l’attenzione ai personaggi, ai loro drammi e la loro dimensione umana.

A dire il vero però, lo stesso Mann smentisce questa lettura apolitica del suo film. È innegabile che lo spazio dedicato al dramma umano dei personaggi sia molto ampio ma non per questo mancano i riferimenti alla società. In un’intervista il regista ha detto che i critici americani, quando uscì Strade violente, non riuscirono a vederci questo aspetto, a differenza dei francesi che invece lo notarono. Mann descrive il film come una critica di sinistra (ritorna il documentario da lui girato sulle rivolte studentesche parigine nel ’68) al capitalismo aziendale.

scarface

Scarface, Brian de Palma, 1983.

Frank non vuole sottostare a nessuno e vuole essere l’unico a poter controllare la sua vita.

Viene in mente un’altra rilettura del gangster movie, realizzata nel 1983, due anni dopo Strade violente: Scarface[11] di Brian de Palma[12]. Anche in questo caso il gangster movie viene rielaborato e utilizzato per descrivere e criticare il sistema capitalistico (e consumistico). Tra l’altro, ironia della sorte, Al Pacino rifiutò il ruolo di Frank in Strade violente.

Le caratteristiche descritte finora e quelle che andremo a vedere in seguito fanno ben capire come il primo film di Mann per il cinema sia a cavallo tra due stagioni cinematografiche. In parte è uno degli ultimi film ricollegabili alla New Hollywood, in parte può essere visto come uno dei capostipiti del post-modernismo cinematografico.

 

I PERSONAGGI 

Come dicevamo, Mann si concentra completamente sui personaggi, sulla loro dimensione umana. Questa caratteristica lo accompagnerà per sempre e diventerà una delle cose che più spesso vengono associate al suo stile. La dimensione romantica, come viene definita da Alessandro Borri.
strade violenteVale la pena di riallacciarsi a Blackhat, l’ultimo film del regista. Quando è uscito ha ricevuto molte critiche, specialmente riguardo alla banalità della trama, il che è assurdo visto che la maggior parte delle sue opere, in particolare i suoi noir/thriller si basano su plot molto semplici e “classici”.

Questo vale ovviamente anche per Strade violente, che parte da una premessa assolutamente non originale. Il self made man, l’uomo che si costruisce un impero da solo (o che cerca almeno di costruirsi un futuro) ricorre infinite volte nel cinema americano classico, in particolare nei gangster movies, come può essere, per esempio, lo Scarface[13] originale, quello di Howard Hawks[14].
Viene riproposta la tipica struttura di ascesa e discesa verso un finale tragico. Ovviamente nel caso di Mann va escluso l’intenzione di fare la morale (come spesso accadeva in passato) facendo finire male il gangster.
Mann si concentra sulla dimensione romantica e su quella tragica che si respira fin dal principio.

Nel concentrarsi sui personaggi, il regista dilata i tempi per gran parte del film, fino all’esplosione di violenza (ed azione) finale. Questo succede sempre nei suoi film e qui è ben rappresentato dalla scena in cui Frank e Jessie si trovano nel dinner. strade violenteIl ritmo rallenta fino ad appiattirsi completamente in una lunga sequenza che non porta avanti l’intreccio dal punto di vista del thrilling ma sviluppa i rapporti tra i due personaggi e soprattutto ci fa ben comprendere chi è Frank. Evidentemente Mann si è ispirato ai tempi dilatati di Antonioni[15], autore che molto ha influenzato il cinema americano, che viene inoltre omaggiato con le esplosioni finali al ralenti che riprendono la celebre scena finale di Zabriskie Point[16]. Frank ha passato 10 anni in galera per un furto da poco (aggravato da episodi all’interno del carcere). Ha perso 10 anni della sua vita che ha intenzione di recuperare dandosi a grandi colpi che potrebbero portagli grandi guadagni. La sua storia, come ha detto lo stesso Mann, è quasi un proseguimento del mondo carcerario esplorato con The Jericho Mile, il film precedente.

Frank è un outsider, estraniato dalla società che lo circonda. È un po’ come il Travis di Taxi Driver (senza il trauma del Vietnam) solo che reagisce in modo diverso, cercando di guadagnare facendo ciò che più gli viene bene: il ladro.
strade violenteCiò che meglio descrive la parabola di Frank è però un collage da lui realizzato in prigione. Su un foglio di carta ha appiccicato varie foto prese da riviste e quel collage rappresenta in pratica tutto ciò che lui vuole nel suo futuro: una famiglia, tanti soldi, un futuro tranquillo. Ha le idee ben chiare ed è disposto a tutto pur di ottenere ciò che vuole.

Per la sua compostezza, per il suo modo di comportarsi che lo porterà alla fine a mettersi contro al boss che gli ha affidato il colpo della vita, Frank si inserisce in una lunga tradizione di moderni samurai che più volte abbiamo visto al cinema, da  Frank Costello faccia d’angelo[17] di Jean-Pierre Melville[18] (il cui titolo originale non a caso è Le Samourai) a Vendicami[19]  di Johnnie To[20] (il cui protagonista si chiama Francois Costello) fino ad arrivare a Drive[21] di Nicolas Winding Refn[22], film che deve molto a Mann.
Frank va avanti deciso, nonostante sappia quale sia la sua fine. I suoi sogni vanno in frantumi e metaforicamente il collage fatto in prigione viene accartocciato e buttato via.

Altro aspetto che tornerà molto spesso è la storia d’amore tra i due personaggi e in particolare la storia d’amore impossibile con un criminale, già in partenza destinata al fallimento. strade violenteÈ il caso di The Heat (il film di Mann che ha più cose in comune con Strade Violente) ma anche di Nemico Pubblico.

Infine si nota già come il regista identifichi i personaggi con il loro lavoro che è così importante per Frank da diventare parte dei valori e dei principi che lo muovono. È preciso e meticoloso nel suo lavoro così come lo è nella sua vita, tanto che arriverà a rinunciare a tutto pur di portare a termine ciò che ha cominciato. A questo va aggiunto che Mann da sempre molta importanza al modo in cui il lavoro dei protagonisti dei suoi film viene messo in scena, ricercando un realismo estremo.
Frank, come il De Niro[23] di Heat, il Will Smith[24] di Alì e molti altri personaggi di Mann, non si può scindere dal suo lavoro, sono un tutt’uno.

 

REALISMO 

Abbiamo già accennato alla ricerca di realismo che può ricordare il Friedkin de Il braccio violento della legge. Questo aspetto va approfondito perché costituisce un’altra delle caratteristiche fondamentali dello stile e della poetica di Mann. La ricerca del realismo si svilupperà nella sua filmografia seguendo diversi percorsi.
In primo luogo dal punto di vista attoriale, Mann è sempre attento al dar vita a dei personaggi estremamente credibili e verosimili. strade violentePer questo motivo James Caan[25] ha dovuto fare diverse ricerche per comprendere il mondo dei ladri e dei rapinatori (di alto livello), che tornerà poi in The Heat, affidandosi a consulenti ex ladri. Viene data anche molta attenzione alle sequenze in cui avvengono le rapine, in modo da rendere il più possibile realistiche. Per fare ciò anche Mann si è affidato alla consulenza di veri ladri e ha voluto che venissero utilizzati veri strumenti del mestiere, adoperati dallo stesso Caan, senza controfigure. Va poi ricordato che il film è una sorta di adattamento del romanzo The home Invaders, scritto da Frank Hohimer[26], un ladro di professione, in prigione quando il film venne realizzato.
Questa tendenza al realismo si svilupperà sempre di più fino ad arrivare a uno stile iper-realistico in cui la sperimentazione sul sonoro (soprattutto nelle sparatorie) e sul visivo (che sia la fotografia o la regia) che raggiungerà l’apice con l’utilizzo del digitale, nei film post Alì.

 

ESTETICA 

Quando si guarda Drive di Nicolas Winding Refn, colpisce molto la componente estetica, il modo in cui viene rappresentata la notte nella città, illuminata dalle luci al neon che caratterizzeranno anche i successivi film del regista danese: Solo Dio perdona[27] e The Neon Demon[28] (il cui titolo parla chiaro). strade violenteBeh, il film che ha portato Refn al successo internazionale è profondamente debitore nei confronti di Mann in generale e in particolare di Strade Violente.
Mann si concentra sulle luci della città, inquadrandole continuamente o in modo diretto o attraverso superfici riflettenti (le vetrine, le carrozzerie delle auto).
Può non essere stato il primo a farlo ma ha portato la cosa a un livello successivo, facendo dei neon i protagonisti del film (insieme a Frank ovviamente).
A questo va aggiunto un uso della musica mirato a creare degli stati emotivi nello spettatore, dando l’idea, in particolare nella sequenza finale, del concetto di “romanticismo” di cui parla Alessandro Borri. Già dal suo film d’esordio quindi la musica ha un ruolo fondamentale nel cercare di creare, insieme all’immagine, situazioni dal forte impatto emotivo. Si ritorna alle critiche spesso mosse verso i plot di Mann.
Quella che forse è la caratteristica più peculiare del regista è l’abilità di far parlare i personaggi non (solo) attraverso i dialoghi ma attraverso l’immagine e la musica, vere estensioni dei personaggi.
strade violenteE anche da questo punto di vista Refn ha saputo prendere atto della lezione manniana, applicandola nel migliore dei modi.
La colonna sonora dei Tangerine Dream[29] (inizialmente si era optato per il Chicago Blues, per poi scegliere i Tangerine Dream, che avevano già lavorato con Friedkin per Il salario della paura[30] e che torneranno con Mann ne La fortezza) ai tempi non è stata compresa, tanto da venire nominata ai Razzie Award come peggiore colonna sonora. Se si pensa a come Mann abbia fatto scuola anche da questo punto di vista, si capisce quanto spesso si veda corto e non si capiscano le novità.
La regia è ciò che più è distante dallo stile che in seguito caratterizzerà i film più famosi del regista. Guardando direttamente al cinema classico, rivisto attraverso lo sguardo della New Hollywood di cui già si è detto (per esempio riguardo all’uso dei ralenti o il piano sequenza dell’autobus), Mann si differenzia dai registi più virtuosi. Non fa sfoggio di stile come ad esempio è tipico di De Palma (tra i piani sequenza, le soggettive, gli split screen e via dicendo). strade violenteÈ molto più “semplice” e classico, già da qui si capisce che Mann mette anche la regia a servizio dei personaggi. Ogni inquadratura, ogni dettaglio è volto ad ottenere o rappresentare un determinato stato emotivo (cosa che raggiungerà l’apice con Manhunter).
Ciò che ancora manca è lo stare addosso ai personaggi. O meglio, Frank è sempre al centro dell’azione ma manca la camera a mano che segue i personaggi, ad esempio durante le sparatorie, quasi a voler entrare al loro interno. Questa caratteristica si svilupperà in seguito, specialmente con l’utilizzo del digitale.
Già da Strade violente però emerge il perfezionismo maniacale nello studio delle inquadrature.

 

LA CITTA’ 

In Strade violente la città, Chicago in questo caso, ha un ruolo di primo piano, come lo avrà in seguito in molti film di Mann. Fondamentale è il modo in cui viene fotografata, molto personale e che darà vita a tutta una serie di imitatori più o meno bravi. Vale la pena di ricollegarsi ancora una volta a Taxi Driver di Scorsese, altro film che mette la città in primo piano, come altre pellicole del regista come Fuori orario[31].
Come in Taxi Driver, la città è immortalata soprattutto di notte ma sono diversi il modo e gli obiettivi dei due registi. strade violenteMann cerca di rendere tutto il più cupo e opprimente possibile, la fotografia infatti è sempre molto scura. Non per questo però la città è meno affascinante, specialmente grazie a tutte le luci che illuminano la notte, di cui abbiamo già parlato in precedenza, che tendono quasi ad astrarre la città.
Ovviamente il cinema di Mann ha influenzato la visione di molti cineasti, che sia il Refn di Drive o il neo-noir di Hong-Kong, fino ad arrivare al cinema coreano che ha saputo regalare personaggi in linea con i samurai moderni citati in precedenza. Si pensi ad esempio allo splendido Bittersweet Life[32], dove la metropoli (notturna) ha un ruolo fondamentale, così come le superfici riflettenti dei grattacieli che rispecchiano le luci della città.
Alessandro Borri fa notare come in Strade violente la città venga vista, tranne in poche scene, sempre dal basso, a livello d’uomo, proprio per dare questo senso di claustrofobia e di prigionia del protagonista. In seguito la rappresentazione della città si svilupperà anche verso l’alto.

 

CONCLUSIONI 

Insomma, Strade violente è un film importantissimo. Nonostante gli esigui incassi, si è guadagnato con gli anni lo status di film di culto, anche se in molti non lo conoscono. È una pellicola che presenta Mann al mondo e che ha inoltre il merito di lanciare attori come William Petersen[33] (che tornerà a lavorare per Mann come protagonista di Manhunter) e Jim Belushi[34] e Dennis Farina[35].
Una pellicola che, come abbiamo visto, ha influenzato il cinema degli anni ’80 ma anche quello successivo.
Credo che il modo migliore di chiudere questo articolo sia con una veloce curiosità.

michael mann

Da sinistra a destra: Jim Belushi, Michael Mann e Dennis Farina.

Nel 1980, un anno prima di Strade violente, era uscito The Blues Brothers[36], l’immortale capolavoro di John Landis[37]. Un film che sarebbe impensabile replicare oggi.

Un miscuglio di commedia, azione e musical da 27 milioni di dollari che, si pensava, avrebbe attratto soltanto il pubblico afroamericano (cosa sbagliata, visto che guadagnò 54 milioni).
Oltre a Chicago, il film di Landis e quello di Mann condividono anche John Belushi[38]. È vero che in Strade violente non c’è John ma Jim, suo fratello, però si racconta di come John abbia visitato più volte il set del film di Mann e di come spesso il cast andasse al Blues Brothers Bar.
Nel 1982 John Belushi sarebbe tragicamente scomparso e ci si ricollega alla fine di un’epoca che aveva dato alla luce alcune delle commedie più anarchiche di sempre come appunto The Blues Brothers, Animal House[39] e 1941: Allarme a Hollywood[40].
Il successo di Lo squalo[41] e Guerre Stellari[42], la scomparsa di Belushi (simbolo di un certo tipo di commedia dissacrante), l’insuccesso commerciale di I cancelli del cielo. E allo stesso tempo la nascita di un nuovo cinema con 1997: Fuga da New York[43] e Blade Runner[44].
A posteriori, Strade Violente va inserito nostalgicamente in quegli anni, tristi ma allo stesso tempo fantastici per il Cinema.

 

Scritto da: Tomàs Avila.

 

 

Bibliografia e sitografia:
Michael Mann, Alessandro Borri, Edizioni Falsopiano, 2000
-Intervista a Michael Mann: http://collider.com/michael-mann-blackhat-agincourt-interview/
http://www.imdb.com/title/tt0083190/trivia?tab=mc&ref_=tt_trv_cnn
La Nuova Hollywood, Geoff King, Piccola Biblioteca Einaudi, 2002

 

 

Note:

[1] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0075314/?ref_=nv_sr_1 .

[2] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000217/?ref_=nv_sr_1 .

[3] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0001603/?ref_=nv_sr_1 .

[4] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/name/nm0001243/?ref_=tt_ov_dr .

[5] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0067116/?ref_=nv_sr_1 .

[6] Link IMDB della casa distributrice: http://www.imdb.com/company/co0026841/?ref_=fn_al_co_1 .

[7] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0080855/?ref_=nv_sr_1 .

[8] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/name/nm0001047/?ref_=tt_ov_dr .

[9] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000338/?ref_=tt_ov_dr .

[10] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0071360/?ref_=nv_sr_1 .

[11] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0086250/?ref_=nv_sr_1 .

[12] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000361/?ref_=tt_ov_dr .

[13] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0023427/?ref_=nv_sr_3 .

[14] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/name/nm0001328/?ref_=tt_ov_dr .

[15] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000774/?ref_=nv_sr_1 .

[16] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0066601/?ref_=nv_sr_2 .

[17] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0062229/?ref_=nv_sr_1 .

[18] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0578483/?ref_=tt_ov_dr .

[19] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt1329454/?ref_=nv_sr_1 .

[20] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0864775/?ref_=nv_sr_1 .

[21] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0780504/?ref_=nm_knf_i2 .

[22] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0716347/?ref_=nv_sr_1 .

[23] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm0000134/?ref_=nv_sr_1 .

[24] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm0000226/?ref_=nv_sr_1 .

[25] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm0001001/?ref_=nv_sr_1 .

[26] Link Wikipedia dello scrittore: https://en.wikipedia.org/wiki/John_Seybold_(criminal) .

[27] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt1602613/?ref_=nv_sr_1 .

[28] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt1974419/?ref_=nv_sr_1 .

[29] Link IMDB del gruppo: http://www.imdb.com/name/nm1725839/?ref_=nv_sr_1 .

[30] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0076740/?ref_=nv_sr_1 .

[31] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0088680/?ref_=nv_sr_1 .

[32] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0456912/?ref_=nv_sr_1 .

[33] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm0676973/?ref_=nv_sr_1 .

[34] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm0000902/?ref_=nv_sr_1 .

[35] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm0001199/?ref_=nv_sr_1 .

[36] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0080455/?ref_=nv_sr_1 .

[37] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000484/?ref_=nv_sr_1 .

[38] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm0000004/?ref_=tt_ov_st_sm .

[39] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0077975/?ref_=nv_sr_1 .

[40] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0078723/?ref_=nv_sr_1 .

[41] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0073195/?ref_=nv_sr_2 .

[42] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0076759/?ref_=nv_sr_1 .

[43] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0082340/?ref_=nv_sr_1 .

[44] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0083658/?ref_=nv_sr_2 .