Recensione Phoenix Forgotten

In Cinema, Mockumentary, Found Footage e P.O.V., Recensioni brevi, Recensioni Film, Tomàs Avila by Tomas AvilaLeave a Comment

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Regia: Justin Barber.
Soggetto: T.S. Nowlin, Justin Barber.
Sceneggiatura: T.S. Nowlin, Justin Barber.
Musiche: Mondo Boys.
Direttore della fotografia: Jay Keitel.
Produttore: Cinelou Films, Scott Free Productions.
Anno: 2017.
Durata: 87’.
Paese: USA.
Interpreti e personaggi: Florence Hartigan (Sophie), Luke Spencer Roberts (Josh Bishop), Chelsea Lopez (Ashley Foster), Justin Matthews (Mark Abrams), Clint Jordan (Steve), Cyd Strittmatter (Caroline).

Negli ultimi tempi il nome di Ridley Scott[1] è tornato ad essere associato al genere a lui più caro: la fantascienza. In questo 2017 è tornato alla regia con il nuovo capitolo della saga di Alien, Alien: Covenant[2], dopo The Martian[3] del 2015, un altro film di fantascienza.
Per non parlare poi di Blade Runner 2049[4], in uscita ad ottobre, che lo vede in veste di produttore, mentre la regia è di Denis Villeneuve[5].
Tra queste grandi produzioni, spunta Phoenix Forgotten, un piccolo mockumentary sci-fi diretto da Justin Barber[6] e prodotto, tra gli altri, proprio da Scott.

Phoenix ForgottenIl moockumentary è un genere che ha dato quasi tutto quello che poteva dare anche se, ogni tanto, qualche piccola sorpresa salta fuori, come in questo caso.

Il 23 luglio del 1997 tre studenti delle scuole superiori dediti alla regia sono scomparsi mentre erano in campeggio nel nelle aree desertificate intorno a Phoenix. Lo scopo del loro viaggio era di documentare la loro indagine sulle Luci di Phoenix. Nessuno li ha mai più rivisti. Vent’anni dopo, Sarah Bishop, una documentarista e sorella minore di uno dei dispersi, fa ritorno a Phoenix per approfondire la loro sparizione e il trauma emotivo che ha colpito le persone che gli stavano vicino. Scoprirà un nastro misterioso molto sconvolgente. (da Mymovies)

Gli ingredienti sono sempre i soliti: budget molto limitato (in questo caso intorno ai 2800000 $), riprese a mano in stile amatoriale, tensione costruita non tanto con la colonna sonora ma attraverso la sensazione di realismo che, in casi come questo, ovvero ispirati a una storia vera, fa ancora più effetto.
Una prima differenza tra Phoenix Forgotten e la maggior parte dei prodotti di questo tipo è l’assenza dei fastidiosissimi jump-scares, Barber punta a creare un’atmosfera di tensione costante, più che a far impennare il sonoro per far prendere spaventi agli spettatori. E la tensione, da quando comincia la parte del found footage, è effettivamente presente, senza bisogno di effettacci (gli alieni non si vedranno mai).

Phoenix ForgottenUn altro punto a favore del film è la conoscenza che Barber e Nowlin[7] dimostrano di avere del genere in questione e l’uso che ne fanno. In questo articolo avevamo spiegato la differenza tra Found Footage e Mockumentary. Una differenza fondamentale che comporta delle diversità a livello tecnico.
I due sceneggiatori creano un meccanismo a scatole cinesi e decidono di utilizzare entrambi i generi. Il film è presentato come un mockumentary (un falso documentario) con tanto di interviste, filmati di repertorio, telegiornali e via dicendo, il che giustifica delle scelte tecniche come l’uso di una colonna sonora.
All’interno di questo (falso) documentario viene inserito il filmato ritrovato (letteralmente found footage) della scomparsa dei tre studenti.
Ovviamente a marcare la differenza tra i due piani è principalmente l’aspect ratio delle riprese: la parte ambientata ai giorni nostri (il vero e proprio documentario) ha un tradizionale aspect ratio 16:9 mentre i finti filmati del 1997 sono in 4:3, in modo da rendere ben chiara la distinzione, oltre che conferire maggiore realismo al tutto. Ovviamente cambia anche la definizione.

Questi accorgimenti giustificano l’utilizzo della musica extradiegetica anche durante i filmati ritrovati e il montaggio di questi.

La struttura narrativa è particolare e può ricordare in parte Cannibal Holocaust. Il vero found footage inizia circa dopo 50 minuti di film e si protrae fino alla fine, per un totale di poco più di 30 minuti.
Tutta la prima parte è impostata come un tradizionale documentario e quindi completamente priva di tensione. Questa però non è una mancanza del film ma anzi un aspetto positivo perché aumenta l’impressione di realismo, specialmente se si considera che il fatto reale a cui si ispira il film, l’avvistamento di Phoenix, ha dato vita a diversi veri documentari e varie teorie complottiste.
Phoenix ForgottenI due sceneggiatori cercano quindi di sfruttare la fama di questo avvenimento nella prima parte per poi sconfinare nella fantascienza vera e propria nell’ultima mezzora.

Nonostante i meriti della pellicola, nonostante l’ispirarsi a un avvenimento reale, gli incassi sono stati piuttosto deludenti (intorno ai 3 milioni e mezzo). Il motivo è quasi sicuramente da imputare alla mancanza di una campagna di marketing come quelle che hanno accompagnato i mockumentary/ found footage più famosi, da The Blair Witch Project[8] a Cloverfield[9]. Un peccato perché tra la marea di prodotti del genere, questo di sicuro è uno dei migliori visti ultimamente.

Uno dei pochi difetti imputabili a Phoenix Forgotten, è uno degli errori che caratterizzano la maggior parte dei film di questo tipo, ovvero la presenza di riprese non giustificabili. Capita spesso in queste pellicole di vedere delle scene e pensare che nella vita vera nessuno riprenderebbe situazioni simili. In Phoenix Forgotten succede poco spesso, anzi a dire il vero quasi tutto è ben giustificato ma a volte Barber e Nowlin non riescono a evitare questi “errori”.

In conclusione, Phoenix Forgotten è un prodotto ben realizzato e fa piacere vedere una piccola produzione di questo tipo associata al nome di Scott, che per altro viene omaggiato nel film con un poster di Alien appeso in camera di uno dei protagonisti.

 

Scritto da: Tomàs Avila.

 

Note:

[1] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000631/?ref_=nv_sr_5 .

[2] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt2316204/?ref_=nv_sr_1 .

[3] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt3659388/?ref_=nv_sr_1 .

[4] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt1856101/?ref_=nv_sr_1 .

[5] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0898288/?ref_=nv_sr_1 .

[6] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm1479854/?ref_=nv_sr_1 .

[7] Link IMDB dello sceneggiatore: http://www.imdb.com/name/nm2385905/?ref_=tt_ov_wr .

[8] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0185937/?ref_=nv_sr_2 .

[9] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt1060277/?ref_=nv_sr_2 .