Recensione High Rise

In Cinema, Recensioni brevi, Tomàs Avila by Tomas AvilaLeave a Comment

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Prima di cominciare avviso i lettori che in questa recensione saranno presenti degli spoiler, necessari per analizzare al meglio il film.

 

Regia: Ben Wheatley.
Soggetto: J.G. Ballard.
Sceneggiatura: Amy Jump.
Musiche: Clint Mansell.
Direttore della fotografia: Laurie Rose.
Produttore: Anna Higgs, Alainee Kent, Sam Lavender, Genevieve Lemal, Gabriella Martinelli, Nick O’Hagan, Thorsten Schumacher, Christopher Simon, Jeremy Thomas, Peter Watson.
Anno: 2015.
Durata:119′.
Paese: UK, Irlanda, Belgio.
Interpreti e personaggi: Tom Hiddleston (Laing), Jeremy Irons (Royal), Sienna Miller (Charlotte), Luke Evans (Wilder), Elisabeth Moss (Helen), James Purefoy (Pangbourne), Keeley Hawes (Ann).

high rise
Arriva finalmente la nuova follia di Ben Wheatley, il regista inglese di cult come “Kill List”[1] e del più recente “A Field in England”[2]. Si è detto molto riguardo al suo stile anarchico, all’originalità e la stravaganza dei suoi film che riescono sempre a sorprendere. Anche questa volta non si smentisce.

A metà anni settanta, a Londra, una torre di appartamenti spicca in alto sul Tamigi, segnando l’inizio di quello che diventerà un grande quartiere della finanza. Tutti chiamano la torre “il condominio”. Il più importante dei residenti è Robert Laing, un ambizioso e giovane dottore che, grazie all’incontro con l’eccentrico Wilder, viene introdotto nel luogo più oscuro della torre. Ben presto, la situazione degenera nella follia e nella violenza e Laing si ritrova tra gruppi di condomini assetati di sangue. (Da mymovies)high rise

Questa volta il budget è maggiore e il cast è composto da attori ben noti come Tom Hiddleston[3], Jeremy Irons[4], Luke Evans[5] e Sienna Miller[6].
“High Rise” è la trasposizione cinematografica (adattata da Amy Jump[7], la moglie del regista) dell’omonimo romanzo di J.G. Ballard[8] del 1975.
Ambientando il film in un condominio di ultima generazione, Wheatley mete in scena un microcosmo che è una miniatura di ciò che sta fuori dal palazzo, della società esterna. La prima cosa a cui si può pensare è “Il demone sotto la pelle”[9] di Cronenberg[10] (casualmente del 1975, come il libro di J.G. Ballard), anch’esso ambientato in un condominio modernissimo e praticamente autosufficiente, in grado (apparentemente) di andare avanti senza il bisogno di ciò che sta al di fuori di esso. Anche il film di Cronenberg, ovviamente, aveva un messaggio sociale molto forte: veniva rappresentato il dilagare di un’idea nuova che schiaccia il vecchio, alludendo metaforicamente al sessantotto e alla rivoluzione sessuale.
Il film di Wheatley è invece una metafora della lotta di classe, vista con un occhio particolarmente cinico come è sua abitudine.

La collocazione temporale è negli anni ’70 (e si capisce dai vestiti e dalle auto) però i toni quasi surreali sono fuori dal tempo, sembra quasi una distopia.
Il condominio è diviso in più parti: i piani bassi sono occupati dai ceti basi, quelli medi dai benestanti e quelli alti dai ricchi. C’è poi l’ultimo piano, con tanto di giardino sul tetto dell’edificio, in cui vive l’architetto, colui che ha high riseprogettato la struttura.
All’inizio la distinzione tra le classi è netta e tutti rispettano le “norme” che regolano il piccolo microcosmo. Poco per volta però la situazione diventa sempre più tesa e basterà poco per farla degenerare completamente. Partirà così uno scontro tra i piani bassi e i piani alti, prima con piccoli affronti (come l’occupare la piscina condominiale) poi con atti sempre più pesanti che porteranno a un vero e proprio massacro.

L’atmosfera surreale è data soprattutto dal fatto che quasi mai vediamo il mondo esterno. La polizia è praticamente inesistente, i condomini non abbandonano il palazzo nonostante la situazione sia drastica. Sembra quasi che non possano abbandonare l’edificio, come se fosse una realtà a se stante separata da tutto il resto.
La demolizione della società borghese unita al fatto che sembra impossibile abbandonare l’edificio mi ha ricordato il capolavoro di Bunuel[11] “L’angelo sterminatore”[12]. Tuttavia “High Rise” non si accanisce solo contro al mondo borghese. Certo, ci mostra come la situazione ai piani alti degeneri in modo quasi peggiore che ai piani bassi: quando le norme che regolavano la micro società vengono meno, sono tutti allo stesso livello, che si tratti di ricchi o di poveri. Gli istinti animali prendono il posto del buon costume e tutti commettono brutalità.
Il personaggio interpretato da Luke Evans, uno dei piani bassi, è deciso a sovvertire l’ordine che regola il condominio. È una sorta di eroe proletario, non a caso in casa sua è appeso al muro in bella vista un poster di high riseChe Guevara. Nonostante non risulti molto simpatico (è un violento, tradisce la moglie, eccetera) forse è l’unico che cerca di guidare una rivoluzione, riprendendo tutto ciò che accade per documentare. Non farà però una bella fine.

C’è poi il personaggio interpretato da Tom Hiddleston, un dottore e professore di medicina che vive a metà strada tra i piani bassi e quelli alti. Fin da subito entra in contatto con l’architetto e con entrambe le classi sociali che occupano il palazzo. Sembra un pesce fuor d’acqua e non si integra molto bene da nessuna delle due parti. È un uomo freddo e distaccato da ciò che lo circonda, tuttavia questa rivolta all’interno del condominio gli darà modo di trovare un suo posto nella società, diventando praticamente il nuovo “capo”. La lotta di classe porta alla fine ad una nuova stabilità e a un nuovo ordine sociale.
Lo sguardo cinico e disincantato di Wheatley, che caratterizzava anche i suoi precedenti lavori, è ancora presente e il regista fa di tutto per non alleggerire il tema già di per se molto pesante. Specialmente la seconda parte, quella in cui viene mostrata la degenerazione del microcosmo rappresentato, non risparmia niente allo spettatore. Non manca l’ironia nerissima del regista, questa volta però meno presente che in precedenza.
Molto è stato puntato sull’impatto estetico del film che è veramente notevole da questo punto di vista. La bellissima fotografia (di Laurie Rose, fedele collaboratore del regista) dai colori caldi e avvolgenti contrasta con la violenza messa in scena e contribuisce a creare l’atmosfera surreale che domina la pellicola. La regia è anch’essa molto curata, forse più che nei precedenti film di Wheatley.
Le scenografie sono molto d’impatto e caratterizzano bene le varie classi sociali che abitano l’edificio.
Veramente notevole è anche la colonna sonora di Clint Mansell[13].
Alcuni dei pochi problemi sono il ritmo del film che ogni tanto rallenta fin troppo e la durata eccessiva.

Forse non il migliore lavoro del regista ma l’ennesima conferma del suo talento. In questi anni in cui siamo bombardati da distopie cinematografiche rivolte più che altro ad un target di ragazzini è bello vedere qualcosa di più coraggioso. Per me si avvicina molto a “Snowpiercer”[14] di Bong Joon-ho[15] per il tema della lotta di classe e anche per la disposizione delle classi sociali divise per scompartimenti (in “Snowpiercer”) o per piani (in “High Rise”). Da una parte la disposizione è orizzontale, dall’altra è verticale ma i due film hanno molte cose in comune.

 

Scritto da: Tomàs Avila.

 

Note:

[1] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt1788391/?ref_=nm_knf_i2 .

[2] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt2375574/?ref_=nm_knf_i4 .

[3] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm1089991/?ref_=ttfc_fc_cl_t1 .

[4] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm0000460/?ref_=ttfc_fc_cl_t2 .

[5] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm1812656/?ref_=ttfc_fc_cl_t4 .

[6] Link IMDB dell’attore: http://www.imdb.com/name/nm1092227/?ref_=ttfc_fc_cl_t3 .

[7] Link IMDB della sceneggiatrice: http://www.imdb.com/name/nm4207229/?ref_=nv_sr_1 .

[8] Link IMDB dello scrittore: http://www.imdb.com/name/nm0050618/?ref_=nv_sr_1 .

[9] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0073705/?ref_=fn_al_tt_1 .

[10] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000343/?ref_=tt_ov_dr .

[11] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000320/?ref_=fn_al_nm_1 .

[12] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0056732/?ref_=nm_flmg_wr_16 .

[13] Link IMDB del compositore: http://www.imdb.com/name/nm0543739/?ref_=nv_sr_1 .

[14] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt1706620/?ref_=nv_sr_1 .

[15] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0094435/?ref_=tt_ov_dr .