Quando eravamo piccoli tutti quanti sognavamo ( e perché no, tuttora) di avere un superpotere per realizzare le nostre fantasie e i nostri sogni, volevamo essere come i supereroi che guardavamo in tv da bambini, fortissimi e con la determinazione per opporci a tutto ciò che ritenevamo essere il male.
Ma cosa succederebbe se il mondo fosse un posto in cui tutti possiedono un superpotere, in cui ognuno può cambiare il mondo secondo la propria ideologia, plasmarlo secondo i propri desideri?
Ecco questa è una storia di un ragazzo diverso, poiché normale in un mondo “super”.
STORIE EDITORIALE
Boku no hero academia( lett. “La mia accademia degli eroi”) è un manga di genere shōnen nato dalla mente e dalla matita di Kōhei Hirikoshi, esordiente nel 2014 sulla rivista Weekly Shōnen Jump. Il manga è testimone della grande ascesa di Hirikoshi, il quale si era fatto notare con il One Shot “Nukegara” durante la 72esima edizione del Premio Tezuka, riuscendo a piazzarsi in settima e seconda posizione per numero di copie vendute ,rispettivamente per il primo e il secondo volume, nella classifica Oricon di novembre e dicembre.La serie è stata nominata all’ottavo Manga Taishō.
TRAMA
A causa di una mutazione genetica, il genere umano ha ottenuto la capacità di sviluppare superpoteri, soprannominati “Quirk”, i quali si manifestano in tutti gli individui dall’età di 4 anni. Il protagonista è Izuku Midoriya, un ragazzo di 14 anni che è bulleggiato e preso in giro da tutti a causa del fatto di non possedere alcuna abilità sovrumana, tanto da essere soprannominato “Deku”, letteralmente “sfigato”. Nonostante ciò, Izuku continuerà a coltivare il suo sogno di poter diventare, un giorno, un supereroe.
La vita del protagonista cambierà quando, a causa di un incidente, verrà salvato da All Might, il più forte supereroe mai esistito, l’indiscusso numero uno, il quale confesserà al ragazzo di poter utilizzare il suo Quirk, il “One for All” ,solamente per tre ore al giorno a causa delle gravi ferite riportate nel corso degli anni e perciò in cerca di un erede. Izuku, rimarrà travolto nell’apprendere che è proprio lui il designato a ricoprire tale ruolo e che gli verrà donato anche il One for All per poter realizzare cosi il suo sogno di diventare un supereroe, il più forte di tutti.
GIUDIZIO
Quando ho letto le prime pagine di questo manga ho da subito avuto l’impressione che fosse il classico shōnen destinato ad un pubblico di ragazzini, composto da quelle atmosfere e meccaniche che non solo caratterizzano il genere ma più in particolare opere dello stesso tipo, insomma, non mi aspettavo niente di nuovo sotto il sole. Avanzando con la lettura dei capitoli però, mi sono dovuto ricredere, non tanto per sviluppi di trama o personaggi, ma per la maniera con cui Hirikoshi ha saputo realizzare determinate situazioni e trasmettere sensazioni che, a mio avviso, “stonano” positivamente con l’atmosfera generale del manga. Mi ha colpito molto la modalità con cui l’autore trasmette una certa sensazione di disagio nel lettore, alternando freneticamente situazioni di serenità e felicità con altre di dolore e rabbia. Questo disagio è soprattutto percepito durante i dialoghi fra i personaggi e da come questi pongano l’accento su determinati argomenti. Ad aumentare l’empatia di queste situazioni è sicuramente il disegno dell’autore che caratterizza i personaggi con questi tratti spigolosi e ruvidi, ideali per rappresentare al meglio le espressioni dei personaggi in una maniera quasi, per cosi dire, caricaturale. Più in generale il comparto tecnico del disegno è di grande livello, dettagliato per gli sfondi e per il gioco di luci e ombre che aggiunge “pienezza” alle tavole. Non esprimo invece un giudizio sulla trama, anche se arrivati a questo punto( sesto volume) bisogna riconoscere che sia stato svolto un buon lavoro e soprattutto che ci siano le basi per fare ancora meglio, fra possibili colpi di scena e misteri da svelare.