Introduzione + Mockumentary e Found Footage. Parte 1

In Cinema, Mockumentary, Found Footage e P.O.V., Speciali, Tomàs Avila by Tomas AvilaLeave a Comment

Condividi:
Share

                                                                                                                         INTRODUZIONE

Ormai si sente sempre più frequentemente parlare di “mockumentary”, di “found footage” o di film “pov”: si tratta di veri e propri generi cinematografici che negli ultimi 15 anni hanno avuto una diffusione sempre maggiore, conquistando gran parte del mercato horror ma estendendosi praticamente ad ogni tipo di film, dalla commedia alla fantascienza.
In realtà, come vedremo, non si tratta di un’invenzione dei 2000 ma di generi che hanno una lunga storia alle spalle, nonostante soltanto siano esplosi soltanto negli ultimi anni.
In questo speciale ripercorreremo brevemente la storia dei tre generi per poi passare alle recensioni di alcuni dei migliori (per me) mockumentary, found footage e pov.
Per prima cosa bisogna fare chiarezza sul reale significato di questi tre termini.

Mockumentary= è un termine nato dalla fusione di due parole inglesi: “mock” e “documentary”, “fare il verso” e “documentario”. Si tratta insomma di tutti quei film, serie tv e altri prodotti in cui si raccontano eventi fittizi presentati però come se si trattasse di un documentario e si stesse parlando di eventi reali. Per fare un esempio, possiamo citare il celebre “Rec”[1] del 2007, di Jaume Balaguero[2] e Paco Plaza[3].

Found Footage= tradotto in italiano vuol dire più o meno “girato ritrovato”. Inizialmente con questa espressione ci si riferiva a quei prodotti realizzati parzialmente o interamente con del girato preesistente per cui si va poi a creare qualcosa di nuovo. Possiamo per esempio pensare agli esperimenti svolti dalla scuola sovietica del montaggio e in particolare a “Tre canti su Lenin”[4] di Vertov[5].
Questa accezione del termine a noi interessa meno perché ci concentreremo prevalentemente sul suo secondo significato con la quale possiamo identificare anche un genere cinematografico in cui il film viene presentato come se fosse un filmato ritrovato, girato veramente da qualcuno. Pensiamo ad esempio a “Cloverfield”[6] di Matt Reeves[7], un caso cinematografico internazionale che ha incassato ben 170.000.000 dollari.

Pov= acronimo di “point of view”, ovvero: punto di vista. È una tecnica cinematografica prima ancora che un genere. Si intendono le riprese che simulano il punto di vista di un personaggio. È una tecnica con una lunga storia alle spalle ma sfruttata soprattutto dai film pornografici. Poco tempo fa è uscito “Hardcore Henry”[8] di Ilya Naishuller[9] che è forse il primo film d’azione girato completamente in soggettiva.

Nonostante il significato di queste espressioni sia diverso, molto spesso i confini che le dividono (specialmente quelli tra mockumentary e found footage) si fanno molto incerti, arrivando a volte a sovrapporsi per cui un film può tranquillamente rientrare in più di una categoria.

 

 

                                                         STORIA DEL MOCKUMENTARY E DEL FOUND FOOTAGE

Come ho già specificato, il mockumentary ha una lunga storia, nonostante sia esploso soltanto negli ultimi anni. Solitamente si fa risalire a Peter Watkins[10] il merito di aver fondato questo genere cinematografico con il suo “The War Game”[11] del 1965. Tuttavia, prima di parlarne, per me bisogna citare alcuni precursori degni di nota.

Per primo il geniale Orson Welles[12] del quale va ricordato il celebre programma radiofonico tratto

“Terra Senza Pane”, di Luis Bunuel, 1933 .

dal romanzo fantascientifico “La guerra dei mondi” di Herbert George Wells[13] per cui nel corso di un programma musicale Welles recitò il radiodramma sotto forma di notiziario radiofonico, ma ispirato al suddetto romanzo, fino a rendere i toni sempre più tragici e sfociando in un epilogo in cui gli invasori alieni vengono sconfitti. Come è noto, il programma seminò il panico tra gli americani.
Questo però non è l’unica incursione di Welles nel genere: un riferimento ancora più significativo è la sequenza di “Quarto Potere”[14] in cui assistiamo alla proiezione del cinegiornale dedicato alla vita di Charles Foster Kane sotto forma di cinegiornale per cui sembra di assistere a delle notizie vere che di fatto lo sono nell’universo diegetico in cui il notiziario viene realizzato.
Anticipatore di Welles è il surreale documentario “Terra senza pane”[15] di Luis Bunuel[16], datato 1933, in cui il tema trattato viene un po’ romanzato con varie esagerazioni, nonostante l’argomento sia reale. Non si può dire che rientri pienamente nella categoria di mockumentary quindi, rimane tuttavia un antecedente interessante.

non aprite quella porta

“Non Aprite Quella Porta”, di Tobe Hooper, 1974.

Molto importante sono state poi le varie correnti che si sono diffuse dai ’50 in poi a partire dal nuovo modo di fare documentari che si sviluppa in quel periodo, alle innovazioni della Nouvelle Vague[17] arrivando poi alla New Hollywood[18]. Da tutti questi innovativi modi di fare cinema perviene una forte influenza stilistica e tecnica, specialmente per quanto riguarda quegli elementi quasi documentaristici che danno l’idea di avvicinarsi alla realtà, parliamo quindi di tecniche come la macchina a spalla con la quale si ottengono riprese mosse e molto più calate in ciò che accade, la presa diretta del suono e via dicendo.
Altro fondamentale filone da questo punto di vista sarà il New Horror Americano che comprende film come “Non aprite quella porta”[19] di Hooper[20] dove ritroviamo le riprese mosse, uno stile documentaristico e una presentazione degli avvenimenti allo spettatore come se si trattasse di una storia vera,

a hard day's night

“A Hard Day’s Night”, di Richard Lester, 1964.

con tanto di didascalie iniziali e finali che spiegano come sono andate le cose, manca solo

l’introduzione del cameraman nell’universo diegetico per arrivare ai moderni mockumentary.
Si avvicina a questo il primo lungometraggio in cui recitano i Beatles[21]: “A Hard Day’s Night”[22] del 1964 dove viene raccontata la vita dei quattro musicisti, ovviamente romanzando il tutto tra sketch comici dal tipico humor inglese e tanta musica.

Ora che abbiamo parlato dei vari precursori, arriviamo a quello che da molti è ritenuto il primo vero mockumentary: “The war game” di Peter Watkins. Il regista inglese, uno dei pionieri del genere e anche del free cinema, realizza nel 1965 questo documentario per

the war game

“The War Game”, di Peter Watkins, 1965.

la BBC, il quale verrà però trasmesso dalla rete solo nel 1985 a causa del forte impatto che l’opera ha avuto sul pubblico, raccontando un’ipotetica guerra nucleare che coinvolge l’Inghilterra.

Questo non è l’unico contributo di Watkins al genere, nella sua carriera gira tutta attorno al documentario e al falso documentario. Sicuramente tratteremo singolarmente almeno uno dei suoi film.

Nel 1967 vede la luce il primo mockumentary americano: “David Holzman’s Diary”[23], una sorta di video diario di un regista che si riprende per otto giornate al fine di chiare le idee sulla propria identità. Tuttora è considerato come uno dei pilastri del genere.

zelig

“Zelig”, di Woody Allen, 1983.

Anche Woody Allen[24], nel 1969, gira un mockumentary ovvero “Take the money and

Run”[25], suo secondo lungometraggio e sua prima incursione nel genere, la seconda avverrà con il più celebre “Zelig”[26] del 1983.
Nel 1979 anche un grandissimo regista italiano come Fellini[27] si avvicina al genere con “Prova d’orchestra”[28], una sorta di falso documentario sulle prove di un’orchestra. Va citato per far capire quanto inizialmente siano stati i grandi autori ad avvicinarsi a questo tipo di film.

L’anno di svolta da molti punti di vista è il 1980, ovvero l’anno di un film di un’importanza capitale: “Cannibal Holocaust”[29] di Ruggero Deodato[30].

La pellicola di Deodato è riuscita infatti a guadagnarsi una posto d’onore all’interno del panorama dei più famosi e discussi shock-movie di tutti i tempi (a causa della violenza reale compiuta verso gli animali), è uno dei film horror che più hanno segnato gli anni ’80, influenzando tuttora molti registi e, soprattutto, è il

cannibal holocaust

“Cannibal Holocaust”, di Ruggero Deodato, 1980.

primo found footage. Va sottolineato che solo una parte del film è ascrivibile a questo genere perché per il resto è un film normale, motivo per cui già in questo caso la distinzione tra mockumentary e found footage inizia a vacillare: rientra indubbiamente nella seconda categoria in quanto sotto forma di video-ritrovamento ma di fatto chi lo ha girato voleva realizzare un documentario (almeno inizialmente). Certo, non sono presenti le operazioni di montaggio e di post produzione, diciamo che era il materiale per la realizzazione di un documentario che poi non è mai stato portato a termine.

“Cannibal Holocaust” ha anche il merito di aver anticipato di vent’anni il film che ha sdoganato il genere trasformandolo in una moda come “The Blair Witch Project”[31], su cui torneremo dopo.
Al film di Deodato verrà di sicuro dedicata una recensione, però va anticipata un’altra cosa molto importante: il ruolo che ha avuto la campagna pubblicitaria, anticipando anche sotto questo punto di vista ciò che sarebbe stato fatto in seguito con le campagne virali del già citato “The Blair Witch Project” ma soprattutto “Cloverfield”.

Se nel 1980 ovviamente non c’era la possibilità di utilizzare internet per promuovere il film, il regista è comunque riuscito magistralmente a cercato di creare un’aura di mistero intorno alla sua opera, lasciando nel mistero molti particolari tutt’oggi. Non si sa ancora cosa sia successo con esattezza ma ciò che possiamo supporre è che probabilmente Deodato abbia intimato agli attori a sparire dalle scene per un po’ di tempo, facendo così credere che tutto fosse vero. Questa geniale trovata ebbe anche conseguenze legali perché inizialmente qualcuno pensò che gli attori fossero veramente stati uccisi sul set; ovviamente questo non

this is spinal tap

“This Is Spinal Tap”, di Rob Reiner, 1984.

accadde ma il regista non riuscirà a comunque a scampare ai tribunali a causa delle violente compiute sugli animali.
A monte di ciò, quindi che piaccia o non piaccia, “Cannibal Holocaust” è il padre fondativo del found footage e non gli si potrà mai togliere questo merito.

Il 1984 è l’anno di “This is Spinal Tap”[32] di Rob Reiner[33]. Questa pellicola è interessante perché sembra un documentario su un band heavy metal, gli Spinal Tap appunto, ma in realtà questa band non esiste veramente: tramite questo espediente il regista prende in giro la scena metal del periodo e, anche in questo caso, è importante tutto ciò che sta attorno al film.

Nel 1978 infatti la band ha fatto la sua prima apparizione in televisione, per cui è stata costruita una storia fittizia, una discografia inesistente e via dicendo ma soprattutto, in occasione dell’uscita del film, la band ha veramente inciso un album (chiamato anch’esso “This is Spinal Tap”). Già da qui si riesce quindi a comprendere l’importanza della convergenza mediale.

Facciamo un piccolo salto avanti e arriviamo nel decennio dei ’90.
Nel 1992 vedono la luce due mockumentary interessanti come “Bob Roberts”[34] esordio di Tim Robbins[35] e

cameraman e l'assassino

“Il Cameraman e L’Assassino”, di R. Belvaux, A. Bonzel e B. Poelvoorde, 1992.

“Il cameraman e l’assassino”[36]. Il primo è un film satirico su un candidato senatore conservatore, il secondo è il capolavoro belga girato a sei mani da Remy Belvaux[37], André Bonzel[38] e Benoit Poelvoorde[39], dove vediamo una troupe televisiva impegnata a seguire le gesta di assassino. Qui toni vanno dal dramma alla commedia (nera) e tre registi realizzano uno dei più importanti mockumentary di sempre, nonché una delle più interessanti opere dedicate all’analisi di un serial killer, senza dubbio inscrittibile all’interno di quei film fondamentali per chi si avvicina ai generi che stiamo trattando.

Il 1995 è il turno della Nuova Zelanda da cui arriva “Forgotten Silver”[40], un film per la televisione scritto e

forgotten silver

“Forgotten Silver”, di Peter Jackson e Costa Botes , 1995.

diretto da Peter Jackson[41] e Costa Botes[42], ennesimo caso in cui ci troviamo di fronte ad un finto documentario che racconta la storia di Colin McKenzie, un pioniere cinematografico neozelandese che ovviamente non è mai esistito. Come per gli Spinal Tap, viene inventata una presunta filmografia e vengono anche mostrati alcuni dei suoi filmati, girati in realtà da Peter Jackson.
Vediamo quindi come già nei ’90 il mockumentary avesse raggiunto diversi generi, dalla commedia all’horror.

Nel 1998 vengono girati “Alien abduction: incident at lake county”[43] di Dean Aliotoli[44] e “The last Broadcast”[45] di S. Avalos[46] e L. Weiler[47]. Il primo tratta il tema dei rapimenti alieni con riprese spacciate per reali e interviste, anticipando prodotti come “Alien abtuction”[48] del 2014 e il più famoso “Il quarto tipo”[49] del 2009.

Continua…

 

 

Scritto da: Tomàs Avila.

 

 

Note:

[1] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt1038988/?ref_=fn_al_tt_1 .

[2] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0049371/?ref_=tt_ov_dr .

[3] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0687042/?ref_=tt_ov_dr .

[4] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0025911/?ref_=fn_al_tt_1 .

[5] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0895048/?ref_=tt_ov_dr .

[6] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt1060277/?ref_=fn_al_tt_1 .

[7] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0716257/?ref_=tt_ov_dr .

[8] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt3072482/?ref_=nv_sr_1 .

[9] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm5820154/?ref_=tt_ov_dr .

[10] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0914386/?ref_=tt_ov_dr .

[11] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0059894/?ref_=fn_al_tt_1 .

[12] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000080/?ref_=fn_al_nm_1 .

[13] Link IMDB dello scrittore: http://www.imdb.com/name/nm0920229/?ref_=nv_sr_1 .

[14] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0033467/?ref_=fn_al_tt_1 .

[15] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0023037/?ref_=fn_al_tt_1 .

[16] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000320/?ref_=tt_ov_dr .

[17] Link Wikipedia del movimento: https://it.wikipedia.org/wiki/Nouvelle_Vague .

[18] Link Wikipedia della corrente: https://it.wikipedia.org/wiki/Nuova_Hollywood .

[19] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0072271/?ref_=fn_al_tt_1 .

[20] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0001361/?ref_=tt_ov_dr .

[21] Link IMDB della band: http://www.imdb.com/name/nm1397313/?ref_=fn_al_nm_1 .

[22] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0058182/?ref_=nv_sr_1 .

[23] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0062864/?ref_=fn_al_tt_1 .

[24] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000095/?ref_=tt_ov_dr .

[25] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0065063/?ref_=nv_sr_1 .

[26] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0086637/?ref_=nm_flmg_wr_44 .

[27] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000019/?ref_=tt_ov_dr .

[28] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0079759/?ref_=fn_al_tt_1 .

[29] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0078935/?ref_=nv_sr_1 .

[30] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0219959/?ref_=tt_ov_dr .

[31] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0185937/?ref_=fn_al_tt_1 .

[32] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0088258/?ref_=nv_sr_1 .

[33] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0001661/?ref_=tt_ov_dr .

[34] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0103850/?ref_=fn_al_tt_1 .

[35] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0000209/?ref_=tt_ov_dr .

[36] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0103905/?ref_=fn_al_tt_1 .

[37] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0069715/?ref_=tt_ov_dr .

[38] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0095298/?ref_=tt_ov_dr .

[39] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0688143/?ref_=ttfc_fc_dr3 .

[40] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0116344/?ref_=fn_al_tt_1 .

[41] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0001392/?ref_=tt_ov_dr .

[42] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0090904/?ref_=tt_ov_dr .

[43] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0142074/?ref_=fn_al_tt_2 .

[44] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0019665/?ref_=tt_ov_dr .

[45] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt0122143/?ref_=fn_al_tt_1 .

[46] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0042764/?ref_=tt_ov_dr .

[47] Link IMDB del regista: http://www.imdb.com/name/nm0918017/?ref_=tt_ov_dr .

[48] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt2510434/?ref_=fn_al_tt_1 .

[49] Link IMDB del film: http://www.imdb.com/title/tt1220198/?ref_=fn_al_tt_1 .